Tra i micronutrienti più importanti in assoluto ci sono le vitamine del gruppo B. Conosciamo la vitamina B6 in tutti i suoi aspetti.
La Vitamina B6 è stata scoperta intorno al 1935 durante alcune ricerche sulla pellagra, una malattia diffusa soprattutto in passato a causa della scarsa nutrizione. Oggi la vitamina B6 fa parte insieme ad altre 7, delle vitamine del gruppo B, micronutrienti indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo.
Come tutte le altre vitamine B, anche questa è idrosolubile e viene assunta attraverso il cibo. Scopriamo a cosa serve, in quali alimenti si trova e cosa comporta un’eventuale carenza.
Vitamina B6: a cosa serve?
Abbiamo detto che la vitamina B6 è una delle vitamine idrosolubili del gruppo B che viene assunta attraverso il cibo. Si presenta sotto tre diverse forme attive, la piridossina, la piridossamina e la piridossale e in tutti e tre i casi è sensibile al calore. Questo significa che anche gli alimenti che la contengono, se sottoposti ad alte temperature, tendono a perderne la concentrazione.
Principalmente, questa vitamina è coinvolta nei processi metabolici come quello degli amminoacidi, di sintesi dei neurotrasmettitori come dopamina, serotonina, noradrenalina e acido gamma-aminobutirrico. Contribuisce quindi alla formazione di ormoni e di globuli bianchi e rossi.
Interviene anche nel sistema immunitario, creando una barriera in difesa delle malattie. Inoltre, stimola le funzioni cerebrali e previene l’invecchiamento, rientrando nella formulazione di diversi prodotti anti age.
Vitamina B6: dove si trova
La vitamina B6 si trova in diversi alimenti. Elevate concentrazioni di questo micronutriente si trovano nelle frattaglie, nelle carni muscolari e in alcuni pesci (tonno e salmone). Tra i vegetali invece, sono fonte di Vitamina B i cereali poco raffinati, le leguminose e le noci, più in generale la frutta a guscio.
Cosa comporta una carenza di Vitamina B6?
I livelli di assunzione raccomandati (LARN) stabiliscono che il fabbisogno di Vitamina B6 in relazione all’età e al sesso. I valori di riferimento per gli adulti, uomini e donne, sono di 1,3-1,5 mg/giorno da aumentare leggermente in età geriatrica e durante la gestazione.
Di fatto non è mai stata diagnosticata una vera e propria malattia da carenza di Vitamina B6. Possono tuttavia manifestarsi alcuni sintomi come depressione, nausea, vomito, lesioni delle mucose ecc, che potrebbero far pensare a un’ipovitaminosi. Solitamente una carenza di questa vitamina è accompagnata da carenza anche delle altre del gruppo B pertanto, previo consulto medico, è possibile indirizzarsi verso integratori specifici.
Le informazioni sopra riportate sono da intendersi a puro scopo informativo e non vanno in alcun modo a sostituirsi al parere del medico.